mercoledì 28 agosto 2013

La parodia dei DLC


DLC, DLC a ancora DLC... Quest'ultima generazione di videogame è stata sempre più infettata da questo morbo subdolo e meschino. Inizialmente creati per ridare un po' di vita a giochi altrimenti già vecchiotti, i contenuti scaricabili vengono oggi utilizzati in maniera esorbitante: esce un gioco e dopo appena un mese iniziano ad uscire gli immancabili DLC. Questo utilizzo spasmodico ha però dato l'idea al gruppo Going Loud Studios per creare uno dei più irriverenti e spassosi videogiochi a cui abbia mai giocato: DLC Quest.

Acquistabile su Steam alla modica cifra di 3€, questo platform 2D (rigorosamente indie eh) riesce a portare all'esasperazione ciò che spiegato poco fa: ogni singola azione e strumento necessario per proseguire nell'avventura devono essere acquistati attraverso dei DLC, spendendo le monete che si trovano sulle varie piattaforme.
Vuoi camminare a sinistra per tornare indietro? Compra un DLC!
Vuoi saltare
Compra un DLC!
Vuoi la musica e le animazioni del personaggio? Compra un DLC!
Vuoi qualcosa di assolutamente inutile ai fini del gioco?
Compra un DLC!
Tutto, ma proprio tutto ciò che serve per proseguire nell'avventura dovrà essere comprato attraverso questi strumenti del demonio.
E a proposito dell'avventura... Il gioco non si ferma ad ironizzare sull'uso dei contenuti scaricabili, ma prende anche in giro tutte quelle situazioni che sicuramente abbiamo incontrato più volte nella nostra carriera videoludica
Senza troppi giri di parole il gioco ci presenta il protagonista (hero) e la principessa rapida dal "bad guy" di turno che svanisce nel nulla in una nuvola di fumo. 
Non sappiamo nulla: chi siamo noi, chi siano la principessa e il rapitore o perché la vogliamo salvare; anzi più volte sarà il protagonista, parlando coi personaggi che incontrerà, a sottolineare questo e altri aspetti. Alcuni dialoghi sono davvero epici!
Incontreremo così il tipico personaggio che ci sbarra la strada senza un reale motivo, il personaggio che per ora non è importante ma più avanti risulterà determinante, il personaggio che ci chiama eroe e ci chiede di trovare uno o più oggetti senza però sapere chi siamo e così via, in un susseguirsi di cliché e citazioni ai vetusti videogame che hanno segnato un'epoca. 
In parole povere un titolo creato apposta per vecchi videogiocatori, per far ricordare loro delle molte ore passate davanti allo schermo a far saltare un idraulico baffuto o a far correre e menar la spada ad un ragazzino vestito di verde. 
E poi scusate, se per far terminare una tempesta di neve devo comprare il DLC "Season pass" io cosa devo aggiungere? Niente, DLC Quest ha vinto. Punto.
Ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere. 

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