giovedì 1 novembre 2012

Recensione: NBA 2K13

Dojisti, ben ritrovati! Il gran giorno è ormai alle porte, il tanto agognato viaggio verso il Lucca Comics & Games ha le ore contate e io non sto davvero più nella pelle! Quindi prima dei post speciali dedicati a ciò che comprerò, a ciò che vedrò, a ciò che farò e a tutto il resto, mi diletterò in una nuova e fiammante recensione: Settembre/Ottobre sono i mesi di uscite di molti giochi più o meno attesi: COD, FIFA, ecc... Ma per gli amanti del basket come il sottoscritto, c'è un altro gioco: NBA 2K13!
La 2K ha da sempre regalato giochi di altissimo livello, soprattutto sportivi, ma ha saputo anche espandersi oltre il videogame di simulazione sportiva (Bioshock ne è una prova inconfutabile). Ma è per il basket che la SH americana si rivela essere una spada: scalza in un attimo la serie Live della EA Sport, che si ritrova a produrre un NBA Live scadente dietro l'altro, snobbata dagli amanti della pallacanestro di tutto il mondo, tale la superiorità grafica e di game-play che la 2K offre.
Miglioramenti annuali per un gioco che è cresciuto ogni anno fino a giungere alla sua perfezione nell'anno 2012 a mio parere. Beh, ma allora sto NBA 2K13, com'è???

INIZIAMO COL DIRE CHE...

Lo ammetto il ritorno ad un'impostazione stile NBA 2K3 (il mio primo NBA 2K), cioè l'utilizzo del solo tasto quadrato o X per il tiro, mi aveva fatto storcere il naso... L'utilizzo della levetta analogica destra per eseguire palleggi e giochetti è sempre stata affascinante, ma preferivo di gran lunga una levetta destra per eseguire la più grande varietà di tiri e penetrazioni. Supponevo che l'utilità della prima modalità fosse decisamente inferiore rispetto alla seconda. Mai fatto una previsione più sbagliata di questa!
Giù, perché il ritorno al controllo dei palleggi e finte con la levetta analogia, unito alla pressione contemporanea di grilletti, levetta sinistra e tasti, rende il controllo del giocatore pressoché totale. Non è più una smanettata del pollice destro per eseguire mosse in stile street basket, ma in realtà una oculata e ragionata scelta su come battere l'avversario, eseguendo una partenza incrociata, magari una finta e partenza dal lato opposto, oppure un tiro in fade-away. Sta a noi capire quale sia la mossa più efficace a seconda del giocatore controllato e del difensore che ci troviamo davanti. 
A ragion veduta, c'è da pensare anche ad un'altra cosa: i controlli di NBA 2K12, erano formulati in questo modo:

Due tasti per il controllo del tiro, uno adibito alla finta di passaggio (neanche tanto utile), mentre gli altri alla solita maniera. Invece in NBA 2K13 ogni tasto ha la sua funzione, che è unica e utilissima: la possibilità di combinare i tasti aumenta ancor di più quel controllo totale del giocatore. 
In pratica, oltre ad un controllo perfetto dei giocatori, sembra anche che la 2K abbia saputo fruttare al meglio e al massimo quello che i joypad potevano offrire.

BEH, MA CONTROLLI A PARTE, COM'È?

Il solito altissimo livello di qualità che la 2K ci offre da sempre. 
Il mio giocatore è migliorata ancor di più nella personalizzazione il proprio alter-ego, con l'aggiunta di abilità stile GDR. La possibilità di leggere i tweet dei propri tifosi, da un pizzico di realismo in più. 
L'unica cosa per cui mi potrei lamentare è la difficoltà: mi ricordo che nel primo anno in cui fu introdotta questa modalità, faticai non poco a raggiungere la NBA e un congruo numero di minuti giocati. Sarà anche che la prima volta risulta essere più difficile di quel che sembri, ma essere 6° uomo con 15 punti di media fu un traguardo che sudai la prima volta, mentre in questa ultima versione lo sono già dopo 2 partite. Ecco questa penso possa essere l'unica pecca di una modalità fantastica, malamente scopiazzata anche dai giochi calcistici. 
Le squadre che hanno fatto la storia della NBA sono aumentate di numero e c'è anche la possibilità di giocare con qualunque giocatore vogliamo nella modalità Creazione di una leggenda: da Hasheem Thabbet fino a giungere a Michael Jordan, passando anche per le new entry come Allen Iverson.
Ho solo una richiesta da fare alla 2K: mettetemi Reggie Miller!!! Poi potrò morire in pace.
Mitico Iverson!

INSOMMA BEL GIOCO COME AL SOLITO?

No, meglio del solito. La 2K si è mostrata essere quello che è: una SH di grande valore e intraprendenza. Parafrasando un mio amico: "Hanno preso NBA 2K12 e lo hanno migliorato sotto tutti i punti di vista". Perfetto, non c'è frase migliore per descrivere NBA 2K13, un must per gli amanti dello sport con la palla a spicchi.
Ah, una cosa proprio NON la dovevano fare. Questo:

L'unica domanda che ci si può porre è: perché?
Boh...
E SE A NBA 2K12 SI DAVA 9, A NBA 2K13 COSA SI DA?

Beh, semplice: 9,5/10
Gioco completo e studiato perfettamente sotto ogni punto di vista. Soprattutto nelle parti che interessano davvero: game-play e modalità di gioco.

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