La storia è incentrata su un ragazzino di nome Jonah, al quale sono stati uccisi i suoi genitori durante una non precisata guerra. Per questo decide di diventare un bambino soldato assettato di vendetta contro chi ha venduto le armi che compirono l'omicidio di mamma e papà. Ironia della sorte per poter scovare Kasper (il rivenditore), Jonah si dovrà alleare con Koko, sorella di Kasper e anch'essa trafficante d'armi.
Johan inizierà così un nuovo capitolo della sua vita, esplorando il mondo, conoscendo nuove persone e realtà di vita che non credeva potessero esistere e il tutto grazie alla armi da lui sempre e comunque odiate. Man mano che la storia avanza Jonah finirà con l'affezionarsi a Koko e a i suoi compagni di viaggio.
Mentre veniamo a conoscenza di corporazioni segrete, loschi affari tra stati e trafficanti, armi sempre più mortali e devastanti, nella testa di Koko verrà ideato un piano tanto geniale quanto pericoloso. Gli elementi per capire cosa abbia realmente in mente sono pochi e la diretta conseguenza è che la voglia di sapere come la storia evolva aumenta ogni puntata!
Oltretutto l'anime è davvero ben realizzato: le sparatorie sono animate perfettamente, sia per quanto riguarda la grafica, sia per il sonoro. Inoltre, per smorzare la serietà di alcune scene, ci sono tante gag comiche divertenti ed esilaranti. Insomma Jormungand è davvero un ottimo anime! Il manga è sulla lista dei prossimi acquisti tanto mi ha impressionato la riproposizione animata.
Adesso però arriviamo al nocciolo della questione, quindi partono gli spoiler, occhio!
Ovviamente il piano di Koko è ciò che porta alla morale di Jormungand, ma prima di tutto partiamo da una considerazione.
Dopo ogni puntata conclusa, la domanda era sempre la stessa: che cazzo centra il nome Jormungand con tutto questo??? Jormungand è un serpente che fa parte della mitologia norrena, che al suo risveglio provocherà la fine del mondo. La risposta ci viene rivelata sono nelle ultime puntate: Jormungand è il nome del piano di Koko. L'obiettivo? Porre fine a tutte le guerre bloccando qualunque traffico aereo, sia civile che militare, tramite un sistema satellitare governato da un computer quantistico. Senza la possibilità di utilizzare il cielo, le varie nazioni dovranno per forza adeguarsi e utilizzare il traffico navale e terrestre, rendendo possibile un maggiore controllo dei traffici d'armi. Oltretutto il computer è in grado di alterare mappe, disattivare armi a controllo a distanza e così via: in pratica è l'arma contro qualunque arma.
Premesso che vedo diverse falle in questo progetto, la considero comunque una trovata geniale: un gesto estremo che permetta alla popolazione mondiale di non dover più preoccuparsi di guerre e colpi di stato, dato che la possibilità di scambi d'armi sarebbe ridotta all'osso. Appena ne vieni a conoscenza capisci che è un progetto a cui Jonah si innamorerà subito.
Ma c'è un ma: oggi giorno nei nostri cieli c'è la costante presenza di aerei civili. L'attivazione di Jormungand provocherebbe la caduta degli aerei in volo, portando alla morte circa 700000 persone.
A detta di Koko è il numero minimo possibile di persone da sacrificare per un bene superiore, però sono sempre 700000 innocenti che morirebbero.
Ecco quindi che finalmente esce allo scoperto ciò su cui l'autore vuole farci riflettere: accettare un sacrifico di alcune persone, per salvarne molte di più. Indubbiamente non è una riflessione nuova, ma qua la posta in gioco è alta.
Jonah appena viene a conoscenza di questo sacrificio abbandona Koko, affermando che non condivide questo sacrificio. E nel lasso di tempo che separa il loro addio con la loro riunione (di circa 2 anni) ci viene mostrato un mondo devastato da moltissime guerre: si combatte per l'acqua (il nuovo equivalente del nostro petrolio), che ormai scarseggia, in Africa sono scoppiate moltissime guerre civili, le 2 Koree si sono scontrate più volte. Addirittura è iniziata una seconda guerra fredda tra gli USA e la nuova URSS. Insomma un mondo dilaniato dalle guerre, che a pensarci bene non è poi così distante dalla realtà. Una sorta di avvertimento di Takahashi ai governatori delle nazioni mondiali: se non si risolvono al più presto i maggiori problemi del mondo, la situazione potrebbe peggiorare.
A quel punto Jonah capirà che forse il sacrificio potrebbe essere accettabile per porre fine a tutti questi conflitti. E così l'anime finisce: Koko dà l'ok all'attivazione di Jormungand e partono i titoli di coda, come a voler dire: io vi ho dato l'input, ora sta a voi pensarci!
E' ovvio che una cosa del genere non potrà mai accadere, ma in questo caso bisogna andare oltre per ragionare al meglio: il sacrificio per un bene superiore è giusto? Fino a che punto una persona si spingerebbe per ottenerlo? Takahashi ha creato un manga davvero interessante: io ancora adesso sto riflettendo su questi quesiti!
Solitamente poi queste idee sono attribuite agli antagonisti di film e fumetti, mentre in questo caso sono i protagonisti ad averle e, a mio parere, questa è una bella trovata dell'autore per porre in maniera diversa il problema del sacrifico del bene superiore ai lettori.
Insomma Jormungand, che quasi fino alla fine consideravano un anime incentrato sulla questione del traffico d'armi e dei bambini soldato, si è palesato come qualcosa di ancora più complesso e ben studiato. Takahashi ci fa dapprima entrare nel mondo del traffico d'armi e delle guerre, ci fa conoscere tutte le sfaccettature di queste realtà, per poi offrirci una soluzione drastica, ma risolutiva. Davvero gran bel lavoro.
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