martedì 11 settembre 2012

Le morti dei supereroi - parte 4

Dopo 5 giorni di pausa, torno a postare! D'altronde in questi giorni il materiale scarseggia, ma forse ho trovato finalmente qualcosa da scrivere... Per oggi comunque continua lo speciale sulle morti dei supereroi! Restiamo ancora nell'universo Marvel, precisamente nella parte del cosmo marvelliano che prende spunto dalla mitologia norrena. E' facile intuire di chi voglia parlare quindi: ovviamente del dio del tuono, Mighy Thor. 
Anche il dio, seppur apparentemente immortale, ha avuto la sua saga finale, per poi rinascere durante la Civil War... Vi avverto, come giusto che sia, in questa saga ci sono un mucchio di riferimenti alla mitologia delle fredde terre nord europee; io cercherò di spiegare tutto, ma per ulteriori info un saltino su wikipedia non vi farà male... Per ultimo, prima di iniziare, vi lascio gli ormai immancabili link ai capitoli precedenti di questo speciale: parte 1, parte 2, parte 3. Bene, credo di aver detto tutto iniziamo!!

La saga in cui il dio dei tuoni morirà è chiamata Ragnarok: anche se ci fa venir in mente l'imponente mezzo di navigazione di FFVIII, con le astronavi ha poco a che fare... Ragnarok è, nella mitologia norrena, la guerra finale tra dei e giganti, la cui conclusione sancirà la fine del mondo; dopo che il mondo sarà distrutto, questo rinascerà a nuova vita, come una fenice, ripartendo da zero e crescendo, fino ad arrivare nuovamente alla sua fine. Insomma, matematicamente parlando, il Ragnarok è un loop bello e buono. Nome azzeccato direi per la saga della morte di Thor (visto che nelle leggende vichinghe il dio del tuono morrà davvero durante il Ragnarok). 
Ebbene, tutto parte con Loki che grazie al trono onniveggente sbircia un po' di qua e un po' di là; i grandi nani fabbri scoprono la bravata del fratellastro di Thor e decidono quindi di distruggere lo stampo da cui era nato Mjolnir, il famoso martello di Thor. Senza la benedizione di Odino nessun altro martello prodotto da quello stampo poteva primeggiare con Mjolnir, ma comunque Loki avrebbe potuto creare delle armi formidabili.
I nani si avviano dunque verso Ginnungagap, una sorta di buco nero che assorbe tutto, per gettare lo stampo e distruggerlo. L'immenso peso dello stampo però compromette la missione: il ponte che conduce a Ginnungagap non riesce a sopportarne il peso e crolla, provocando la morte dei 3 nani fabbri e la perdita dello stampo. E chi volete che lo trovi se non Loki!
Mmm... Si sono proprio fortunato...
Difatti mentre Thor si trova assieme a dei suoi amici sull'isola dei nani per onorare la scomparsa dei fabbri, la montagna davanti a loro crolla e spuntato fuori Loki, Fenril (figlio di Loki, come vuole la mitologia norrena, dalle sembianze di un lupo gigante) e il re dei giganti. Thor inizia un feroce combattimento con il fratello, ma questi grazie all'intervento dei suoi alleati equipaggiati con i nuovi martelli forgiati dallo stampo andato perduto, sconfiggono il dio del tuono e distruggono il suo magico Mjolnir. Il forgiatore per gli acerrimi nemici di Thor è Surtur, un gigante di fuoco, anch'esso alleato del dio degli inganni. Che prima di andarsene distrugge l'isola dei nani, lasciando annegare Thor nelle acque che stanno inghiottendo l'isola e preda del serpentone divino, Jormungandr. Il dio sta quasi per arrendersi e lasciarsi divorare, ma poco prima di morire si teletrasporta su Migdard, ossia la Terra. 
Qui chiederà aiuto a Cap e Ironman per sconfiggere per sempre il suo fratellastro Loki. Questi accolgono la sua richiesta ed insieme abbattano il dio degli inganni. 

Finita la battaglia Thor riporta i compagni di guerra sulla Terra per poi tornare su Asgard per porre fine una volta per tutte a questo ciclo infinito di morte e scontri.
Per prima cosa intraprese lo stesso viaggio che fece suo padre Odino per ottenere la saggezza necessaria per affrontare la sua ultima battaglia: il viaggio lo portò presso Yggdrasill, l'albero universale. Qua, sacrificando la sua vista, bevendo l'acqua di Mimir e appendendosi all'albero, imparò le Rune.


Dopo ciò, venne portato da suo padre su un livello della realtà superiore dove incontrò gli dei oscuri, coloro che avrebbero iniziato il Ragnarok: Thor, nella sua piena potenza e riottenuto il mitico Mjolnir (ricostruito dal dio stesso), uccise gli dei oscuri, Loki, Surtur e il serpentone. Una netta vittoria per il dio del tuono, che così mise il primo tassello per la fine del ciclo di Ragnarok.


L'ultimo passo prima di concludere il suo ultimo lavoro fu quello di distruggere il suo mondo (!) e il suo popolo: mossa molto azzardata, ma che interruppe il ciclo del Ragnarok per sempre. Infine, allo stremo delle forze, si sacrificò per scongiurare l'imminente Giorno del Giudizio che incombeva sul'Universo. E così, il dio del tuono salutò tutti, usando la propria vita per salvare tutti i mondi dell'Universo, e donando i suoi poteri e il suo martello magico a Beta Ray Bill, un alieno che da quel momento in poi sostituirà il dio in tutti i suoi compiti.

Durante la Civil War, Tony Stark e Reed Richards creeranno un clone cyborg di Thor e lo schiereranno tra le file dei pro-registrazione. Ma questa è un'altra storia...
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