Dojisti, ben ritrovati! Mi concedo una piccola pausa dalle classifiche in uscita in questi giorni per analizzare attentamente un particolare strumento spesso utilizzato dai mangaka durante la scrittura dei loro fumetti orientali: il fanservice. Tutto perchè ieri ho guardato la puntata 163 di Fairy Tail e visto l'utilizzo (o meglio, l'abuso) del fanservice in questo episodio vorrei soffermarmi un attimo e analizzarlo insieme a voi. Partiamo...
Come suggerisce il nome (letteralmente "servizio ai fan"), il fanservice indica la presenza in anime e manga di particolari o aggiunte non inerenti alla trama per soddisfare i tanti lettori: possono essere riferimenti a attori o personaggi famosi, camei, citazioni a eventi o frasi famose, ma solitamente (dai, quasi sempre) il fanservice è quando vengono messe in mostra le bocce e le chiappette dei personaggi femminili.
Fanservice epico! |
A definizione letta, penso che tutti almeno una volta ci siamo imbattuti in un fanservice. Soprattutto gli shonen sono avvezzi a presentare questo servizietto. Bulma, Chichi, Nami, Robin, Lucy, Tsunade, ecc., almeno una volta si sono ritrovate in sexy bikini per mettere in mostra le loro sinuose curve.
E questo è un male? Penso che andrei all'inferno se dicessi di sì: è difficile non resistere al fascino delle sventole presenti nelle nostre storie preferite. Chi di noi non si è mai infatuato di una di quelle simpatiche ragazze quando eravamo bambini?
Ecco, io però sono dell'idea che il fanservice sia sì uno strumento fine a se stesso, ma penso anche che se fosse accompagnato da una gag comica o roba simile, diventi uno strumento assai più utile e divertente!
Vi faccio alcuni esempi: penso che uno dei fanservice più famosi presenti in ONE PIECE sia quando Nami si fa una doccia a Thriller Bark: in quella scena possiamo farci una precisa idea delle forme della navigatrice, ma poi cosa accade? Arriva Absalon che utilizzando il suo potere di invisibilità immobilizza la ragazza rendendo ancora più vistose le sue nudità, mentre Usopp entra nel bagno allarmato dalle gride di Nami. Appena il cecchino vede la navigatrice mostrargli le sue nudità senza troppe scuse, la ringrazia profondamente, inchinandosi al massimo della inclinazione (segno di massimo rispetto). Io ho riso per 5 minuti buoni! Oda è un genio e questa è un'ulteriore conferma: l'autore del manga del momento utilizza il fanservice non solo per far gioire i giovani allupati, ma anche per divertire.
Discorso simile lo si può fare in Naruto: quante volte abbiamo assistito alla tipica gag della sauna con protagonista a volte Naruto a volte il suo maestro Jiraiya: Kishimoto crea situazioni comiche con i bernoccoli giganti che ricevono i guardoni, facendo però intravedere le curve di Tsunade e compagnia bella. Anche lui, come il suo collega Oda, utilizza in modo intelligente il fanservice.
A mio giudizio questo è giusto e appropriato del fanservice: il connubio tra sensualità e comicità teoricamente non sembra essere un mix intelligente, ma nella pratica funziona eccome!
Passiamo ora alla puntata di Fairy Tail inquisita: l'episodio 163 ha 12 minuti buoni in cui ci vengono mostrate miriadi di femmine in costume,
sexy vestiti da animali,
abiti da sposa,
addirittura costumi fetish,
senza però avere un significato alcuno!
Inizialmente si sarebbe dovuto assistere ad un duello a suon di magie tra 2 partecipanti femminili del torneo. Invece no, queste si spogliano e come se non bastasse nell'arena arrivano tutte le ragazze finora conosciute nella storia (anche se dovrebbero rimanere sedute a godersi la battaglia) e si uniscono alla sfilata di pin-up. Ma io mi chiedo cosa provochi questo utilizzo spropositato di nudità? Un'erezione? Quasi sicuramente sì, ma poi? Niente, ve lo dico io. Mashima più volte ha utilizzato fanservice senza pensarci 2 volte, come la definizione del termine vuole: un contentino al lettore, senza nessuno scopo, e più volte è stato criticato per questo. I giapponesi saranno anche dei pervertiti, ma comunque sanno anche loro che esistono dei limiti. E in questo caso sono d'accordo con chi va contro la scelta di Mashima.
Si badi bene: per me non è errato l'utilizzo del fanservice (di fatto uno strumento che fa parte della tradizione dei manga e che apprezzo), ma del fanservice privo di un qualcosa che ne motivi l'utilizzo. E in questo 163° episodio di motivazioni proprio non ne ho trovate.
Sono anche convinto che se mai un giorno Fairy Tail sbarcherà in Italia, il Moige farà innumerevoli crociate per vietare la messa in onda di questo episodio. Ma qui ci addentreremmo in altri lunghi e profondi discorsi...
Insomma fanservice, sì o no: direi sì ma con situazioni che ne motivino l'utilizzo. Altrimenti se si vogliono utilizzare così tanto si passa ad un ecchi e stop, si possono mettere quante tette e culi che si vogliono senza che dica beh...
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