lunedì 30 settembre 2013

Quando si dice che la lingua è più tagliente di una spada...

Ieri sera stavo tranquillamente mangiando un bel hamburger in compagnia mentre si discuteva di manga e anime, in particolare dell'ormai famoso Attack on Titan. Si parlava dell'ultima puntata che sancisce la fine della prima stagione (purtroppo) e del fatto che probabilmente il manga conterà all'incirca 20 volumi a storia conclusa. Insomma discorsi sobri e tranquilli in una serata tranquilla.

Più o meno era così...
D'un tratto però notai un ghigno sinistro disegnato sul volto del mio compagno di dialogo e nel contempo gli occhi assunsero un inquietante rosso accesso: capii subito a cosa stavo andando incontro, ma l'hamburger tra le mani mi rallentò di quell'attimo necessario per tapparmi le orecchie. E la sentii, sentì quella frase che mai avrei voluto sentire... La frase pronunciata fu breve, composta da semplici e innocue parole. Ma l'effetto è stato devastante:


Come definire un personaggio di tale perfidia e dai dubbi valori morali se non paragonandolo ad una sostanza dalla marroncina colorazione e dal profumo poco gradevole; in parole povere uno stronzo.
Cagate (ahah) a parte, lo spoiler è il perfetto esempio da associare a frasi come "la lingua è la spada più affilata" o detti del genere. Fai lo spoiler giusto alla persona giusta e state pur certi che lo rendete un morto che cammina
Oggi quindi mi piacerebbe riportare alcune leggi non scritte e alcuni esempi per far capire a tutti che lo spoiler a tradimento è un gesto meschino e aberrante e dovrebbe essere punito severamente.
Parlavo di legge non scritte: penso che uno dei capisaldi che vigono nel mondo nerd sia che lo spoiler a tradimento è un gesto assolutamente deplorevole e da non compiere. La soddisfazione di togliere ad altre persone la sorpresa che si cela in un nuovo capitolo o il gusto nello scoprire l'oscuro passato di qualcuno o qualcosa può benissimo essere considerato l'ottavo peccato capitale
Ma penso che continuare a descrivere lo spoiler con soli aggettivi non basti per far comprendere a tutti quando nefasto possa essere in realtà; ecco quindi dieci esempi illustrativi che cercano di mostrare le sensazioni provate dopo aver subito uno spoiler:

  • Subire uno spoiler è come quando la tua squadra del cuore va in vantaggio al 89' dopo una partita tiratissima, ma viene raggiunta al 91' per un goal in fuorigioco non segnalato;
  • Subire uno spoiler è come quando ti alzi, prendi il 7:07 per andare in università, arrivi in aula e scopri che non c'è lezione;
  • Subire uno spoiler è come quando hai una notizia bomba da dire al tuo amico, tutto eccitato gliela dici, ma lui la conosce già;
  • Subire uno spoiler è come quando fai millemila sforzi immani per ottenere qualcosa, ma quando la ottieni capisci che è un oggetto completamente inutile;
  • Subire uno spoiler è come quando corri in negozio per comprare un oggetto a lungo agognato, ma quando arrivi è esaurito;
  • Subire uno spoiler è come quando, tornando a casa dal lavoro/scuola/università, sbavi all'idea di trovare il tuo piatto preferito in tavola dopo averlo richiesto in mattinata, ma la cuoca si è dimenticata della richiesta e ha cucinato un misero brodino;
  • Subire uno spoiler è come quando cerci l'ultima puntata della tua serie preferita uscita il giorno prima in USA/Giappone, non sapendo che per quella settimana avevano fatto pausa;
  • Subire uno spoiler è come quando scarichi l'ultima puntata di Naruto, ma scopri che è un episodio filler (che poi non succede spesso);
  • Subire uno spoiler è come quando ti svegli la mattina convinto che sia domenica, ma in realtà è lunedì;
  • Subire uno spoiler è come quando ti rivelano che Sanji perde la gamba sinistra durante uno scontro a Punk Hazard!
SPOILER!!!!!! No, il decimo esempio è ovviamente falso, ma era per far provare sulla propria pelle cosa significhi subire uno spoiler, per i pochi che ancora non lo avevano subito.
Inzomma, lo spoiler a tradimento va evitato, ok? E tutti saremo più felici. 
Ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere.

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