domenica 17 novembre 2013

Alleluja (per il post, non per il gioco...)

Controverso Beyond: se da un lato ho trovato la trama incredibilmente affascinante, non posso dire lo stesso su altri aspetti dell'ultimo videogame della Quantic Dream. Ma andiamo con calma.

Beyond era entrato nella mia lista dei desideri di Amazon da tempo immemore: sei anche sette mesi prima dell'uscita ufficiale era già nell'elenco, pronto per essere acquistato appena avessi avuto abbastanza liquidità. Poi l'Expert ha fatto un'offerta e l'ho preso lì, ma va beh, questa è un'altra storia. Sta di fatto che era un titolo che bramavo intensamente. Vi chiederete perché? Beh, facile: il motivo era Heavy Rain. Dopo essere stato conquistato dal capolavoro della Quantic Dream, non vedevo l'ora di immedesimarmi in un nuovo protagonista e nella sua storia. E Beyond prometteva di essere un valido successore di Heavy Rain.
E in effetti la storia di Jodie Holmes mi è piaciuta tantissimo! Una storia davvero entusiasmante e ricca di colpi di scena, che mi sono sparato in meno di una settimana, tanto mi aveva preso. Inoltre la presenza e la bravura recitativa di Ellen Page e Willem Defoe danno quel tocco in più alla trama.
Purtroppo però Beyond non è costituito sola dalla storia. Il vero punto di forza dei giochi prodotti da Cage e compagni è un altro: le scelte morali, la possibilità di governare l'intera storia del protagonista e vedere cosa sarebbe successo se fossimo stati noi un Ethan, un Jayden, una Jodie. Ecco, pare assurdo ma questo particolare aspetto io, in Beyond, non l'ho trovato così spesso. Non è assente, sia chiaro, ma quelle rare volte in cui ci vengono poste scelte difficili da prendere non sono sufficienti a rendere Beyond un degno erede di Heavy Rain. 
I problemi principali sono una struttura e alcune caratteristiche del gioco che rendono davvero complicato inserire le famose scelte all'interno della storia di Jodie. Dal mio punto di vista questi problemi sono due: l'intreccio con cui ci viene raccontata la vita di Jodie e Aiden
La scelta di saltare qua e là nella vita di Jodie ha reso molto più misteriosa e intrigante la storia, ma ha anche limitato le possibili biforcazioni da inserire nel gioco. E' come se la Quantic Dream ci lasci scegliere come andare in stazione: avremo la più ampia scelta di possibilità, ma comunque dovremo andare in stazione. In Heavy Rain invece potevamo scegliere se andare in stazione oppure al supermercato. Capite bene che sono due cose molto diverse. 
Solo gli ultimi capitoli conterranno le scelte più difficili da compiere e questo perché la parte finale sarà raccontata in modo lineare, senza salti temporali. 
Il secondo problema è Aiden: povero, non che mi stia antipatico o robe del genere, ma purtroppo le sue caratteristiche lo rendono inadatto ad un gioco del genere. In Heavy Rain avevamo la più completa gestione di ogni personaggio: in Beyond noi impersoniamo Jodie, non Aiden. Jodie può chiedere ad Aiden di fare qualcosa, ma sarà l'entità a decidere se farla o meno. Potremo controllare Aiden, ma in molte situazioni sarà comunque lui a imporci cosa fare. Questo è aspetto che ci permette di comprendere appieno come si senta Jodie durante le scene narrate: la limitata possibilità di controllo di Aiden è simbolo dell'impossibilità di Jodie di poterlo controllare quando vuole. In pratica ci porta alla più completa immedesimazione con Jodie, ma è anche un bel paletto che vincola non poco l'evolversi della storia. La presenza di Aiden limita le nostre azioni e in alcune parti addirittura ci obbliga a fare determinati gesti. E tutto ciò si ripercuote sulle possibilità di scelta. 
Inzomma, Beyond non mantiene pienamente le speranze che avevo riposto in esso. L'intento della Quantic Dream di raccontarci una storia fantastica in un modo così ben riuscito è stato la classica zappa sui piedi, dato che, a conti fatti, limita il vero obbiettivo del gioco, ovvero le scelte che ci verranno poste. Ed è un vero peccato.
Però sapete, a ben vedere il vero difetto di Beyond non è la mancanza di scelte, ma Heavy Rain! Già, il primo titolo della Quantic Dream ha imposto un livello di qualità e di caratteristiche difficilmente replicabili. Pensate al fardello che Jodie e Aiden si portavano dietro alla loro uscita sulla scaffali. Troppo pensante, troppo grosso da poterlo portare a schiena dritta.
Più o meno così...
Se solo la Quantic Dream avesse pensato di produrre prima Beyond e poi Heavy Rain... Staremmo parlando di due capolavori. Eh, come cambia una scelta alle volte! (ahah)
Quindi, Beyond: titolo che sicuramente mi ha lasciato qualcosa, ma che non riesce a eguagliare quello che ha portato Heavy Rain nel mondo videoludico. 
E' tutto, ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere.

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