martedì 19 novembre 2013

Ricordare senza conoscere

Alcune volte proprio non capisco le redazioni di riveste e siti di videogiochi... Delle volte posso trovarmi d'accordo su giudizi e pubblicizzazioni di nuovi titoli in uscita, ma altre volte rimango basito.
Basito di fronte a come non riescano ad apprezzare titoli che provano a fornire qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa di qualcosa! Così, anche per pigrizia mia, vengo a conoscenza di titoli tanto belli quanto poco conosciuti solo dopo mesi dalla loro uscita. Anche anni a volte. E non capisco il motivo di tali scelte: va bene, un COD in copertina fa vendere di più, ma una paginetta, un link, un qualcosa che ti dica: "Ehi guarda che qua c'è un videogame nuovo e interessante!" l'ho visto raramente. 
Così è solo grazie al Doc Manhattan (sempre sia lodato) che ho scoperto Remember me e solo grazie al PS Plus (sempre sia lodato anche lui) l'ho potuto giocare prima del previsto.  E, nerdaccioni miei, Remember me è un signor gioco.
Il prodotto della Dontnod, casa videoludica francese di recente nascita, è un mix geniale di combattimenti, azione, fasi di salta di lì e salta di là, piccoli puzzle, peculiarità del gameplay e qualche rara fase stealth, il tutto condito con una storia molto intrigante e ben congegnata e un'ambientazione fantastica.
I veri punti di forza del gioco, a parer mio, sono appunto la storia e il sistema di combattimento e la peculiarità citati poco fa. 
Per la storia non mi soffermerei troppo, rischio spoiler: ci troviamo in una (Neo-)Parigi futuristica, dove ogni persona ha installato un sistema virtuale sul collo, il Sensen. Questo sistema permette il download e l'upload di ricordi personali e non. Purtroppo però, come sempre accade, c'è chi abusa di questi strumenti e sarà compito nostro insegnare loro la lezioncina sul rispetto e sulla libertà, il tutto controllando la bella protagonista Nilin. Dotata di eccellenti abilità atletiche e combattive, Nilin seguirà gli ordini di Edge, il capo della banda che vuole sgominare l'azienda leader nel settore della gestione dei ricordi (tale Memorize). E tra una battaglia e l'altra salteranno fuori delle incredibili rivelazioni, che rendono la trama del gioco assolutamente affascinante. 
E a proposito di battaglie: il sistema di combattimento è uno dei più interessanti che abbia mai usato. Il gioco ci fornirà dello combo basi totalmente personalizzabili: avremo a disposizione un set di mosse dotate di diversi effetti (rigenerazione della vita, ricarica della barra per l'utilizzo delle mosse speciali o semplicemente per fare male al malcapitato) e, a seconda di come queste verranno disposte all'interno della combo, forniranno effetti finali diversi. Buona parte della strategia in pratica risiede qua: sopratutto a difficoltà elevata una ottimale gestione delle combo ci permetterà di sgominare più facilmente le orde di nemici che ci verranno addosso. Ovviamente avremo anche a disposizione diverse tecniche speciali, ognuna con un proprio effetto. 
Infine quella peculiarità di cui parlavo prima: Nilin è capace di remixare i ricordi delle persone, vale a dire alterare la reminiscenza per cambiare i pensieri e gli obiettivi del tizio sottoposto al trattamento. Sarà nostro compito capire cosa alterare all'interno del ricordo per ottenere ciò che vogliamo. Ed è davvero divertente riavvolgere e scoprire che spostando un oggetto all'apparenza innocuo può cambiare tutto. 
Inzomma, Remember me è un bellissimo gioco, peccato sia stato stroncato da basse valutazioni di "esperti" e quindi non goda di tanta popolarità. Anche se dovrebbe
E' tutto, ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere. 

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