domenica 12 gennaio 2014

Due paroline su Punk Hazard

Tipo che la saga di Punk Hazard è finita da quasi un mese e io mi metto a scrivere ora, va beh... Però quelle due paroline le vorrei comunque sprecare per diversi motivi, dato che reputo questa ultima saga come una delle migliori di ONE PIECE. Ma bando alle ciance, vediamo i perché. (Seguono spoiler per chi ancora non ha letto questa saga, eh!)

Normalmente per valutare la bellezza di una saga shonen si guarda innanzitutto all'epicità delle battaglie che accadono durante la saga stessa; è ovvio che vengono tenuti in considerazione anche molti altri aspetti (trama, rivelazioni, flash back, personaggi buoni e cattivi e via dicendo), ma solo in un secondo momento. 
Ebbene, dopo aver visto la puntata 625, l'episodio conclusivo di Punk Hazard, posso dire che questa saga è una delle più belle di ONE PIECE, non per le scontri avvenuti durante essa (comunque davvero entusiasmanti), ma bensì per tutto il resto
Perché se in una saga scopro che Doflamingo ha tra le mani un'organizzazione criminale potentissima la quale tratta schiavi, armi e strumenti utili per i pirati, che Vergo è un pirata infiltrato nella Marina e ha addirittura ottenuto il ruolo di vice-ammiraglio, che Ceaser produce armi di distruzione di massa da vendere ai pirati e una sostanza per creare frutti del diavolo artificiali (gli Smile), che Kaido ha un interno esercito di pirati tutti fruttati con gli Smile, che Law e Rufy stringono un'alleanza pirata per sconfiggere Kaido, che anche altri pirati stanno stringendo alleanze allora la conclusione non può che essere una: saga epica
In parole povere Punk Hazard rompe definitamente i già precari equilibri del Nuovo Mondo. E questo mi piace tanto, anzi tantissimo, perché significa ancora più rivalità, ancora più battaglie, ancora più vicende da narrare, ancora più organizzazioni da sgominare, ancora più misteri e teorie sul mondo di ONE PIECE. 
Ma quel che più mi ispira è questa ultima considerazione: ora ONE PIECE non è più una semplice corsa verso l'isola di Raftel per ottenere il tesoro di Gol D. Roger, ma è molto di più. Una corsa al ONE PIECE durante la quale si deve cercare di sbaragliare le più feroci concorrenze, conquistare amicizie e alleanze redditizie, distruggere le fonti di potere dei propri avversari, esporre il proprio vessillo per affermare il dominio su un territorio, dimostrare di essere il migliore, il più forte, il più temibile pirata in circolazione. 
Si potrebbe dire che alcuni di questi punti erano già presenti anche prima delle vicende di Punk Hazard: verissimo, ma ora non è più una semplice corsa 1vs1vs1vs1vs1, ma una staffetta nella quale scegliere il compagno di gara risulta fondamentale. Ed è un cambiamento mica poi così banale a mio parere. 
Non ci resta che vedere cosa accadrà durante la saga di Dressrosa, ma sono sicuro che ne vedremo delle belle! Ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere.  

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