giovedì 27 febbraio 2014

Un boss imbattibile

Sapete quando durante un GDR vi imbattete in un boss che al primo combattimento vi fa il culo? Ecco, recentemente mi è accaduto e la delusione per la cocente sconfitta era alta, altissima, anche perché quel boss avrebbe sicuramente sbloccato interessanti upgrade e aiuti per il proseguo del gioco. Beh, ma il bello dei GDR è che puoi imparare dai tuoi errori, correggere la strategia, potenziare l'equipaggiamento, levellare un po' in giro e tornare a trovare quel bastardo e fargli il culo. E che ci vuole?

E allora si inizia a studiare, approfondire e correggere la strategia, si inizia a esplorare l'ambiente circostante per ottenere equipaggiamenti devastanti, oggetti dall'arcana potenza, magie rare e utili, si inizia a fare man bassa di mostri e creature che fornisco i vari PA, EXP e tutti quegli altri acronimi del caso. 
Lo fai per una, due settimane e poi dici, ok sono pronto: torni dal boss carico a palla, sicuro delle tue capacità e risorse, lo guardi in faccia e gli dici "Combattiamo!". E muori di una morte orrenda e tragica. 
Beh, ma non ci si dà per vinti, si torna a fare quel che si era fatto poco prima, dicendosi che stavolta però era andata meglio, che la sua vita era calata di più rispetto alla prima volta. Con un altro po' di allenamento, ripetendo ciclicamente quello che hai imparato a fare dopo la prima sconfitta, sei sicuro che lo potrai battere.
Passa un po' di tempo e finalmente ti senti proprio, stavolta lo affronti con tutta la tua forza, cresciuta a dismisura durante l'allenamento: e proprio nel momento che senti di averlo finalmente in pugno, il boss ti tira fuori una mossa mai utilizzata, al terzo turno, così, senza precedenti: cadi a terra rovinosamente e con la rabbia che ti scorre nelle vene gli punti il dito contro urlando: "La prossima volta non mi sorprenderai più, ormai conosco tutti i tuoi segreti!".
Già, e quindi cosa si fa? Si rivede tutto, si rianalizza tutto, si migliora tutto considerando quelle nuove variabili spuntate tutto d'un tratto. 
E due settimane dopo sei già là. Torni dal boss con una nuova certezza: ho battuto un altro boss più forte di te, non ti temo più! Fai mente locale per ripassare la strategia studiata per batterlo e ti incammini verso di lui. Ma nella tua testa iniziano a serpeggiare sinuosi pensieri: "Ma sarà battibile? E' sicuramente più debole del precedente, ma ha qualcosa che ancora non riesco a decifrare..." "Questa volta ce la farò?" "Ho davvero tutto il necessario?"... E mentre ancora ti poni quelle domande ti ritrovi sul campo di battaglia: impugni la tua arma e lo guardi dritto negli occhi. No, fanculo, questa volta no! E quest'ultimo pensiero cancella tutti quelli precedenti, ti carica come il discorso di Leonida ai suoi prodi 300 e ti fa sentire più forte che mai: sei mio!
Lo affronti, lo indebolisci, lo fai cadere e lo stordisci: è fatta, abbattuto in pochissimo tempo, una cosa mai successa prima. Gli dai il colpo di grazia e ti giri soddisfatto, ridendo di gusto. E mentre ridi vedi crescere da sotto i tuoi piedi un'ombra che si ingrandisce sempre più: è lui, il boss, che si è già ripreso, pensavi di averlo sconfitto ma invece no, aveva ancora un asso nella manica. E, si sa, il danno subito di spalle toglie un quantitativo doppio di HP. Un colpo netto sulla tua schiena e sei già morto. Ma tu non hai assi nella manica. Devi ancora accettare l'ennesima sconfitta e tornare ad allenarti, sperando che questo sia davvero il tuo ultimo allenamento. 
Questa volta ti alleni per un tempo così lungo che manco tu credevi poterlo fare: riesci anche ad ottenere l'arma finale, l'arma che ti permette di avere un'incredibile forza. 
Nessuna pietà, nessun dubbio, solo certezze: sei tu il più forte, è lui, il boss, quello che ti deve temere. La battaglia è lunga, senza esclusioni di colpi, ma alla fine, per la seconda volta, lo fai capitolare. Ma stavolta non ti giri, guardi il suo corpo esanime e gli dai un ulteriore colpo di grazia, secco, deciso, violento. E poi osservi: osservi che senza nessuna ragione i danni che gli hai causato spariscono all'istante, le sue armi vengono ripristinate e il boss torna a vivere come se nulla fosse accaduto. E finalmente ti rendi conto di quella cosa che ancora non avevi decifrato: il gioco è buggato, un bug ancora più bastardo del boss perché fa rinascere il nemico in questione infinite volte senza possibilità di fermare questa maledizione. E il boss sogghigna prima di stenderti per la quinta volta. Mentre leggi ancora una volta GAME OVER senti ancora le sue risate, come se fossero entrate nella tua testa. 
Non è più questione di allenamento, equipaggiamento o magia: urge solamente trovare il bug-fix che ponga fine a questa infinita sfida. 
E state sicuro che lo troverò!

PS: siccome presumo che non tutti capiranno quello che ho scritto, o meglio, non capiranno cosa si deve leggere tra le righe vi dico due cosette adesso: ho toppato per la quinta volta un esame, volevo sfogarmi un po' visto che ormai non so più cosa inventarmi e quale miglior posto se non qua? Detto, fatto. Spero vi sia piaciuto e vi assicuro che questo bug-fix prima o poi lo troverò di sicuro: ne va del mio orgoglio eh!
Ci si blogga presto, il vostro amichevole (e incazzato) Cappe di quartiere. 

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