Ooooh, periodo esami archiviato, alleluia! E quindi si torna qua più attivi rispetto a quel magro mese che fu febbraio. Magro di post, perché a star seduto tutto il giorno non è che si rimanga in formissima... Ma va beh, cose che succedono. Volevo tornare a pubblicare con un post un po' diverso rispetto al solito, quindi pensa che ti ripensa, ho colto l'occasione degli acquisti del Mantova Comics per iniziare questa nuova rubrica con cadenza quandomivienecomodoame nella quale parlerò di videogame, fumetti, film e telefilm poco conosciuti o pubblicizzati. A me piace particolarmente sperimentare e provare materiali sconosciuti ai più, vuoi per la mancanza di aspettative che ovviamente non possono avere, vuoi per la curiosità di scoprire qualcosa di diverso rispetto al solito. Chiariamoci subito, come si può scoprire la figata, si può scoprire anche la merda, ma sono rischi che sono pronto a correre. Bom, detto tutto, diamo inizio a questo primo capitolo, dedicato ad un fumetto italo svizzero, Nerd Bash.
Ho già accennato qualche volta su vecchi post di questo fumetto, creato dalla mente di Paolo Maini e Roberto Vezzali, tradotto in tavole da Mario Del Pennino (eh, le coincidenze...) e Vincenzo Palombino e prodotto e distribuito dalla emergente e interessante casa Bookmaker Comics: sei ragazzi, ognuno con passioni e caratteristiche che rimandano agli stereotipi dei nerd di vario tipo, verranno gentilmente condotti in una base segreta dove scopriranno perché sono stati chiamati e cosa li attende da lì in avanti.
E già qua dovrei aver attirato la vostra attenzione: i protagonisti sono nerd! Il videogiochistaTM (mi permetto di rubare il termine coniato dal mitico Doc Manhattan), l'ossessionato da D&D, l'amante di film e telefilm, la secchiona sociopatica, il produttore di fumetti e la fissata con lo spazio senza confini: ci sono tutti (o quasi) gli stereotipi di coloro che nella società odierna vengono additati come nerd. Ma grazie alle loro uniche qualità e passioni saranno i soli capaci di fermare un'invasione aliena che minaccia il nostro bel globo terrestre (tra l'altro lo faranno con un marchingegno che io ho sempre sognato di possedere...). In parole povere, una sorta di rivincita dei nerd a fumetti.
E mentre la storia avanza, potremo scorgere tra le pagine millemila riferimenti al mondo nerd: videogame, fumetti e film magari celati dietro a nomi inventati per evitare beghe coi copyright ma non per questo difficilmente individuabili, ma anche cliché ispirati a famosi momenti nerdosi. Non sapete quanto tempo stavo sulla singola pagine per scovarli tutti...
La trama invoglia parecchio alla lettura, ma vi garantisco che i disegni e i colori sono altrettanto di qualità: tavole decisamente valide con un tratto ben definito e divinamente colorate. Il culmine di questa qualità, a mio avviso, Nerd Bash lo raggiunge nell'episodio 5, quando avremo un'intera parte realizzata ispirandosi ai vecchi videogame in 2D con una colorazione e un tratto che rimandano ai favolosi 8bit: favoloso!
Inzomma, Nerd Bash è un fumetto per nerd, dedicato ai nerd, ispirato ai nerd: cosa si vuole di più?! Un Lucano... Un Lucano?! Ma col cazzo, voglio la seconda stagione di Nerd Bash pronta da leggere! Magari con un Lucano mentre sto leggendo, lì sì che lo vorrei...
Cagate a parte, l'unica pecca è appunto che con il cliff hanger dell'episodio 6 si conclude la prima stagione e, per ora, ancora non si sa quando uscirà la successiva. Ma questo non deve scoraggiare: il fumetto è un prodotto di alta qualità che sicuramente saprà invogliare alla lettura i "coraggiosi" che lo vorranno provare. Un plauso quindi alla Bookmaker Comics per aver creato un prodotto di eccellente livello e per non essersi scoraggiata di fronte alla mille avversità che ho scoperto hanno avuto con la tipografia, parlando coi presenti ai loro stand alle fiere del fumetto.
Cagate a parte, l'unica pecca è appunto che con il cliff hanger dell'episodio 6 si conclude la prima stagione e, per ora, ancora non si sa quando uscirà la successiva. Ma questo non deve scoraggiare: il fumetto è un prodotto di alta qualità che sicuramente saprà invogliare alla lettura i "coraggiosi" che lo vorranno provare. Un plauso quindi alla Bookmaker Comics per aver creato un prodotto di eccellente livello e per non essersi scoraggiata di fronte alla mille avversità che ho scoperto hanno avuto con la tipografia, parlando coi presenti ai loro stand alle fiere del fumetto.
Ci si blogga presto, il vostro amichevole Cappe di quartiere.
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